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CHE COSA È LA NATUROPATIA

CHE COSA È LA NATUROPATIA

di Erus Sangiorgi

PERSONA E MALATTIA 

Punto centrale di ogni considerazione sulle medicine naturali, o non convenzionali, è la libertà di scelta terapeutica. E' nostra idea che ogni individuo che si confronta con la realtà della malattia debba poter scegliere in piena autonomia il trattamento cui assoggettarsi. Tale facoltà rientra nel diritto irrinunciabile dell'autodeterminazione di ogni soggetto, riconosciuto da tutti gli ordinamenti dei paesi democratici.    Questo principio rischierebbe però di rimanere solamente formale se non fosse sostenuto da una severa e onesta funzione di controllo pubblico. L'organizzazione sociale deve infatti impegnarsi a tutelare la persona malata con norme precise che regolamentano la formazione professionale e deontologica di ogni operatore della salute.

SOCIETÀ E SALUTE

Il ricorso sempre più diffuso alle medicine cosiddette non convenzionali è un fenomeno in ininterrotta crescita negli ultimi decenni. I dati ISTAT del 2008 riportavano che oltre 12 milioni di italiani facevano già ricorso a metodi di cura "naturali". Se in tutti gli stati industrializzati si registra un crescente favore per le terapie naturali, queste ultime sono ancora più diffuse nei paesi cosiddetti poveri, dove non ha mai fatto in tempo ad imporsi e diffondersi la medicina "ufficiale". Su scala mondiale l'80% della popolazione usa solo terapie tradizionali (non convenzionali). Tutto ciò ha indotto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) a definire una "Strategia per le Medicine Tradizionali", che secondo la definizione ufficiale includono "diverse pratiche sanitarie, approcci, conoscenze e credenze che prevedono l'uso di medicamenti a base di piante, animali e/o minerali, terapie spirituali, tecniche manuali e attività che vengono utilizzate singolarmente o in combinazione al fine di mantenere il benessere, curare, diagnosticare o prevenire malattie".

   Evidentemente, il ricorso a queste metodiche non è una tendenza passeggera o una moda. Siamo piuttosto in presenza di una domanda di salute da parte della società che la medicina ufficiale, per una ragione o per l'altra, riesce solo in parte a soddisfare. Quest'ultima ha seguito la via di una sempre maggiore specializzazione, interpretando il disturbo come malfunzionamento di un singolo organo, che bisogna "riparare". In questo modo tuttavia ha perso di vista la realtà complessiva e inscindibile della persona ammalata.

   Le medicine naturali considerano invece la malattia come espressione di una rottura dell'equilibrio tra corpo - mente - spirito, secondo la visione olistica dell'uomo. Ogni disturbo è infatti determinato da diversi fattori concomitanti (cibo, filosofie e stili di vita, emozioni, avversità, batteri, parassiti, virus, inquinanti e tossici ambientali ecc.), che vanno individuati e specificamente trattati.

"NATURALE" E "UFFICIALE"

Le ricerche e le attività dell’associazione TING Spazzavento si collocano chiaramente nell'ambito delle medicine "naturali". Tuttavia non vogliamo fare di questa nostra scelta un principio ideologico o un credo militante o una religione. Ciò che cerchiamo di tenere viva e di alimentare è una tradizione diffusa, che dura da secoli e che ha esplorato vie diverse da quelle indicate dai canoni ufficiali, spesso anticipando conoscenze che la scienza avrebbe poi recepito solo molto tempo dopo. Tuttavia sarebbe sbagliato contrapporre questa tradizione ai metodi di diagnosi e alle cure che vengono proposte dalle strutture pubbliche e che in moltissimi casi dimostrano la loro validità ed efficacia. Non dobbiamo mai perdere di vista quello che è lo scopo ultimo del nostro lavoro: il ripristino dello stato di salute, ovvero la cura della persona malata e della malattia. La via che porta più vicino a questi obiettivi è con ogni probabilità quella più giusta per il malato, fatta salva come dicevamo, la libertà di scelta terapeutica che spetta ad ogni individuo.

 

 

IL MONDO DEL NATURALE

Gli operatori della salute che usano tecniche naturali (non convenzionali) sono sia medici che non medici.

Medici Esperti In Terapie Naturali

Al medico spetta la diagnosi e la terapia. Esistono medici esperti in:

Agopuntura e/o Medicina Tradizionale Cinese. Si usano aghi che, infissi nella cute e nei tessuti sottocutanei, stimolano specifici punti del corpo per riequilibrare l’energia che alimenta e collega fra loro i vari organi e funzioni, energia che scorre in canali virtuali detti meridiani; oppure usano le piante e il cibo secondo una precisa teoria di correlazioni energetiche fra organi, funzioni ed elementi della natura.

Medici esperti in Omeopatìa. Prescrivono preparati in dosi infinitesimali, in base al principio secondo cui una sostanza che provoca i sintomi di una malattia può anche curarla (Similia Similibus Curantur). Il sintomo è il modo in cui l'individuo combatte la malattia. Esistono Omeopati Unicisti (che usano un solo rimedio per volta), Omeotossicologi, Antroposofi, Complessisti, secondo modelli teorico-pratici ben differenziati; comune a tutti è invece l'uso terapeutico di sostanze diluite e dinamizzate.

Medici esperti in Fitoterapia. Usano prevalentemente medicamenti di origine vegetale. La diagnosi delle malattie viene fatta secondo i criteri della Medicina Ufficiale, ma vengono sostituiti i farmaci con le piante officinali. Questo metodo è diffuso in ogni parte del mondo fin dall'antichità, gode di antichissime tradizioni ed è comprovata da evidenze scientifiche in moltissimi campi. I medici fitoterapeuti prescrivono le più diverse piante, e relativi estratti, in dosaggi "ponderali" (grammi o milligrammi) nella consapevolezza della loro possibile tossicità, ma anche secondo la loro valenza energetica, se esperti in Fitoterapia energetica.

Medici esperti in Medicina Naturale. Per identificare e sostenere la "costituzione" di ciascun individuo vengono usati diversi approcci diagnostici e terapeutici. La qualità del rapporto medico-paziente diventa elemento importante e imprescindibile per capire da quali cause derivano sintomi e malattie e poterli trattare adeguatamente: con la parola per intervenire sulle emozioni e sul piano psicosomatico; con il riequilibrio nutrizionale per correggere e ottimizzare il metabolismo; facilitando le funzioni di drenaggio emuntoriale per favorire l'eliminazione delle tossine; nonché con il ripristino dell'eubiosi intestinale e la correzione del "terreno" da cui dipendono, in ogni organismo, l'efficienza immunitaria e lo stato di benessere. Come terapia vengono prescritti piante, oligoelementi, integratori, rimedi e complessi omeopatici, tecniche idroterapiche e termali, psicoterapie e trattamenti psico-corporei.

Medici esperti in Chiropratica e Osteopatia. Queste tecniche manipolative comportano un’approfondita conoscenza anatomica e dei riflessi neuro-funzionali ed energetici specifici da cui derivano le molteplici inter-relazioni fra le strutture del corpo umano, l'assetto posturale e i modi di funzionare dell'organismo. Diagnosi e trattamento si basano sul presupposto che una disfunzione muscolo-articolare (della colonna vertebrale o del cranio, delle spalle, del bacino e delle estremità) possa provocare disordini nelle funzioni neurovegetative associate e viceversa.

Medici esperti in Medicina Ayurvedica. La scuola viene dall'India e letteralmente significa Scienza di Vita. Insegna che la salute deriva dall'armonia fra tre forme costitutive di base o Dosha (elementi): Vata (aria) - Pitta (fuoco) - Kafa (acqua) e la malattia nasce dallo squilibrio fra queste forze. La diagnosi viene fatta mediante lapalpazione bilaterale dei polsi, l'osservazione della lingua, ecc. e si usano in terapia preparati a base di minerali purificati, piante lavorate in modo tradizionale, specifiche combinazioni alimentari, yoga e meditazione.

   Ai medici e solo a loro è data facoltà di utilizzare queste tecniche diagnostiche eprescrivere queste terapie.

   L'Ordine dei Medici Nazionale ha infatti stabilito che questi sono da considerarsi veri epropri "atti medici" (la figura professionale dell’Osteopata non medico non è per ora riconosciuta e regolamentata dalla legge italiana).

   E' in discussione in Parlamento, da ormai vent’anni, una proposta di legge per regolamentarequeste discipline.

 

Naturopati: Operatori del Benessere non medici

La Naturopatia vanta tradizioni secolari in Europa. Il paese più aperto a queste esperienze è attualmente la Germania, dove questa figura professionale (Heilpraktiker) viene riconosciuta fin dagli inizi del '900. Sucessivamente anche in Inghilterra, in Olanda e in Danimarca si è provveduto a regolamentare queste professionalità. In questi Paesi del resto la Naturopatia viene diffusamente usata nelle strutture pubbliche come supporto terapeutico integrato alla medicina convenzionale, soprattutto nel trattamento delle patologie croniche. Altri Paesi, come la Spagna e la Svizzera, hanno messo ordine in questo settore da alcuni anni. 

   Fino a tutto il 2012 in Italia non esisteva alcuna disposizione normativa in merito alla figura del Naturopata. Diverse Regioni negli anni avevano però già studiato autonome proposte per garantire ai cittadini un’adeguata qualità in questo tipo di prestazioni professionali che comunque, di fatto, venivano giornalmente erogate anche in assenza di regolamentazione. 

 

 

UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE IN ITALIA

La legge n.4 del 14 gennaio 2013 ha riconosciuto finalmente l’esistenza di varie professioni ancora non regolamentate, fra cui quella dell’Operatore del Benessere, che può quindi aprire P.Iva ed esercitare la professione ai sensi di tale legge.

   L’Operatore del Benessere è dunque un operatore olistico non medico che opera, autonomamente o in collaborazione con il medico, per promuovere condizioni di benessere, educare alla prevenzione e migliorare la qualità della vita del malato o di chi aspira a maggiore equilibrio e benessere olistico, cioè fisco, energetico, emozionale, intellettuale e spirituale della persona e delle sue relazioni con l’ambiente e con gli altri esseri. Per fare questo usa tecniche ed elementi che riconciliano con le leggi della natura.

   L’Operatore del Benessere non può e non deve fare diagnosi di malattia, compito di esclusiva pertinenza medica, né deve interferire sulla prescrizione di farmaci terapie e rimedi dati dai medici ( in caso di dubbio potrà suggerire al cliente l'utilità di ulteriore consulto medico e\o psicoterapico). 

   Il suo operare comprende, ciò nonostante, diverse importanti e necessarie funzioni :

educativa, informando le persone che ricorrono alla sua consulenza su quelli che sono i comportamenti più idonei a raggiungere e mantenere uno stato di benessere

preventiva, riconoscendo predisposizioni e comportamenti inadeguati, disequilibranti e patogeni, e indicando abitudini alimentari, stili di vita, tecniche, pratiche ed esercizi idonei a prevenire l'insorgenza di disturbi

assistenziale-curativa, sostenendo energeticamente ed emotivamente il malato e aiutandolo a riconoscere e affrontare gli squilibri psico-fisico-emozionali che ne turbano il benessere.

   L’Operatore del Benessere cerca di considerare il cliente nella globalità della sua persona. Ricostruendo la sua storia, indaga sulle diverse cause che hanno determinato lo squilibrio psico-fisico e dunque la malattia.

   Stimola la capacità di autoconsapevolezza e di autoguarigione, energie e funzioni presenti in ciascuno di noi, impiegando solamente osservazioni e terapie naturali e non invasive.

   Consiglia abitudini di vita, percorsi alimentari, esercizi e tecniche di rilassamento e direspirazione, integratori alimentari, fitoterapia (piante e composti in libera vendita), rimedi floreali, oli essenziali per uso esterno, visualizzazioni curative, meditazioni e pratiche igieniche idroterapiche.

   Può utilizzare pratiche terapeutiche come la coppettazione, la moxibustione (applicazione del calore su punti e zone cutanei ), la cromostimolazione, ecc. e insegnare tecniche di automassaggio e di auto trattamento.

   Applica alcune tecniche manuali riflessologiche quali shiatsu (energetica tradizionale giapponese), tuina (energetica tradizionale cinese), riflessologia plantare, il massaggioayurvedico, quello antistress, quello psicosomatico...

   Usa tecniche come la Kinesiologia applicata, la Iridologia, l’osservazione fisiognomica, la posturologia … e ovviamenteil colloquio empatico, per individuare la tipologia della persona che ha di fronte, la condizione del suo ‘terreno’,le sue tendenze, convinzioni, abitudini, predisposizioni costituzionali ed eventuali squilibri energetici.

   Consiglia: un corretto stile alimentare e igienico, l'uso di preparati floreali (Fiori di Bach e altre gamme floriterapiche), alcuni Oligoelementi e Gemmoderivati, integratori e supplementi nutrizionali, rimedi fitoterapici e aromatici.

   Propone inoltre tecniche di idroterapia, di rilassamento, di respirazione (es: Qi Gong), dicomunicazione, antistress, di incremento dell'autostima e della consapevolezza di sé.

   Accompagna e sostiene il cliente durante tutto il percorso di cura, nella ricerca diriequilibrio psico-fisico e di un migliore rapporto con se stesso e con l'ambiente.

   Conosce la deontologia professionale e le basi di pronto intervento.

  Quasi sempre l’Operatore del Benessere, individuate le proprie attitudini, si orienta verso un approcciopiù spiccatamente manipolativo oppure di sostegno emozionale o di riequilibrioenergetico consigliando integratori e/o stili di vita e alimentari.

 

L’Operatore del Benessere può operare in diversi contesti:

Studi privati

Centri Termali

Centri di Benessere e Spa

Strutture Assistenziali pubbliche e private

Centri Sociali e Culturali

Centri e Strutture Sportive

presso Presidi Ospedalieri

presso Studi Medici

Palestre

Scuole

Centri Estetici

Strutture Turistiche e di Soggiorno: hotel, residence, eco e agriturismi

ITER FORMATIVO

La Naturopatia, una disciplina umanistica, non può essere insegnata in modo asettico.Come primo compito dunque il corso di studio per Operatore del Benessere deve accertare se la persona che affrontaquesta formazione è effettivamente in possesso delle attitudini necessarie per potersostenere la relazione di aiuto.Il rapporto fra docenti e allievi è elemento fondamentale del processo formativo. Tale

rapporto deve favorire la consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e dei propri limiti.

   Il numero di studenti per ogni corso deve perciò essere limitato.

   Oltre a materie di base come la Biologia, la Chimica, l'Anatomia, la Fisiologia e relative parafisiologie disfunzionali, dovranno essere studiate le materie inerenti le tecniche che l'operatore potrà usare, già descritte precedentemente.

   Il monte - ore comunque non potrà essere inferiore alle 900-1000 ore e l’Operatore del Benessere (OB), nelsuo iter formativo, dovrà essere continuamente sottoposto a verifiche di apprendimento eidoneità.

   Questa professionalità richiede comunque un buon equilibrio psico-fisico e pratiche energetiche salutiste per una efficace igiene della professione di Naturopata, essendo la relazione con il cliente, impostata secondo questi principi, spesso difficile, faticosa e complessa. Saranno perciò auspicabili sistematiche verifiche, approfondimenti e occasioni di supervisione durante la carriera professionale post – diploma.

CONCLUSIONI

   L’Operatore del Benesserepuò svolgere un ruolo di grande aiuto per il benessere della popolazione e per una seria e accorta politica della salute individuale e collettiva. Stante la curva demografica che mostra un sempre maggiore invecchiamento della popolazione italiana ed europea, educazione al benessere e prevenzione devono rientrare già oggi nelle priorità della Sanità Pubblica.

   Praticandole seriamente in modo olistico si possono prevenire e alleviare molte patologie croniche, senza dimenticare il risparmio di spesa per i tanti trattamenti ospedalieri che, prevenendo, educando ed alleviando, potrebbero essere evitati o abbreviati. I medici potranno trovare nell’Operatore del Benessere un valido collaboratore, la collettività un ulteriore filtro territoriale di sensibilizzazione alla salute e alla prevenzione, e i cittadini un riferimento prezioso e personalizzato per ampliare la propria cultura oltre a mantenere o recuperare il proprio benessere psico-fisico.

 

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